Ad ogni modo, negli ultimi tre mesi di gravidanza ho evitato di guardare la bilancia. Se fossi ingrassata troppo, pensavo, il dottore mi avrebbe avvertita. D'altronde il peso corporeo non viene certo monitorato per pura cattiveria: deve documentare un lento e costante aumento del peso della gestante. Dietro un improvviso accumulo di molti chili, può infatti nascondersi un edema – campanello d'allarme di una possibile gestosi. E questo è esattamente quel che mi è capitato nell'ultima settimana di gravidanza. Improvvisamente la bilancia segnava 3 kg in più e, come se non bastasse, accusavo problemi di ipertensione, emicrania, nausea e alimentazione insufficiente attraverso la placenta. Per i medici era chiaro: per mia figlia era arrivato il momento di venire al mondo. E così ha fatto: è nata proprio a termine.
Tra l'altro, mentre scrivevo questo post, il papà mi ha detto: «Non importa se in gravidanza diventi una balena. Se non ci si sente a proprio agio, è ben più importante liberarsi dei chili in eccesso dopo aver partorito». Nel prossimo post vi spiegherò se ce l’ho fatta o meno.