I nostri figli hanno due scatole piene di dolci ricevuti a Carnevale o alle feste di compleanno. A patto che abbiano mangiato il giusto, dopo pranzo hanno il permesso di prendere un dolcetto. Talvolta a merenda dopo frutta o noci i bambini, se lo chiedono oppure se siamo fuori casa, possono mangiare qualcosa di dolce.
Un’altra questione fonte di continue e accese discussioni tra genitori è quella dell’opportunità di nascondere o meno i dolciumi. Per quanto ci riguarda, abbiamo deciso di nasconderli dopo che – nonostante i nostri ammonimenti – i bambini avevano svuotato la scatola dei dolci per ben due volte nel giro di poco tempo.
Quest’anno, dopo Carnevale, abbiamo avvertito il bisogno di contenere il consumo di zucchero e così tutti quanti abbiamo iniziato a evitare dolci e dolciumi. Ora di Pasqua i quantitativi si erano ridotti sensibilmente. Benché a portata di mano, con nostra sorpresa i coniglietti di cioccolato sono sopravvissuti decisamente a lungo. Questa esperienza ci ha incoraggiati a tentare di nuovo il metodo della «scatola liberamente accessibile». In fin dei conti, i bambini nel frattempo sono cresciuti. Finora è andato tutto benissimo. Quando però un bel giorno ci siamo ritrovati davanti una scatola pressoché vuota, ci siamo rimasti piuttosto male. Abbiamo allora chiesto spiegazioni ai bambini che, a quel punto, non sono riusciti a trattenere una risata: ci avevano giocato uno scherzo!
In definitiva, pur essendo genitori da quasi otto anni, ancora non abbiamo capito bene come affrontare al meglio la questione dei dolciumi, e di tanto in tanto sperimentiamo nuovi metodi. Rimaniamo però sempre fedeli al principio secondo cui lo zucchero va consumato con moderazione.