Il vostro modo di gestire la situazione incide in maniera determinante sul bambino e il suo successivo sviluppo. Cercate di comprendere cosa passa per la testa del vostro piccolo durante la fase dei no e con quali sentimenti contraddittori è chiamato a confrontarsi. Oltre a scoprire sé stesso, il bambino sperimenta delle tensioni interiori – e impara cosa significa esprimere i propri stati d'animo. Anche se non è facile, cercate di vedere le cose con un certo distacco e di reagire in maniera rilassata agli attacchi di collera. In queste situazioni, infatti, serve generalmente a poco lasciarsi trascinare dalla rabbia o reagire con punizioni e divieti che non fanno che alimentare la collera del bambino.
È comunque importante che vostro figlio capisca che deve rispettare alcuni limiti. Nel vostro ruolo di genitori non sempre riuscite a controllare i vostri stati d'animo. Cedere per una volta alla rabbia o alzare la voce quando vostro figlio cerca di superare i limiti impostigli non è grave. Tuttavia, è importante che più tardi gli facciate capire che, nonostante il litigio, continuate a volergli bene. Può infatti capitare che una situazione di conflitto scateni nel piccolo la paura dell'abbandono. In seguito fate dunque la pace con il bambino e consolatelo. In questo modo capirà che, anche dopo un brutto litigio, può stare certo che mamma e papà non lo abbandoneranno e che risolveranno anzi la situazione insieme a lui.