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Il futuro professionale dei figli

Sembra ieri che noi genitori eravamo alle prese con la scelta dei pannolini e invece – ZAC! – ecco che oggi la nostra primogenita inizia a riflettere su cosa fare da grande. In famiglia affrontiamo il tema con entusiasmo: nostra figlia è grande e va incontro a un periodo davvero eccitante.

Fino a un paio di anni fa faceva tenerezza sentire la mia primogenita parlare del suo lavoro dei sogni: le opzioni spaziavano da sindaca a maestra d’asilo passando per guardaboschi e attrice. E non mancavano piani per diventare imperatrice del mondo. Ora però la questione si sta facendo seria. Nostra figlia ha 13 anni, ha già partecipato a diverse Giornate Nuovo Futuro e comincia seriamente a fare progetti. A partire dall’anno prossimo il tema della scelta professionale sarà addirittura ufficialmente parte del programma scolastico e verrà trattato in apposite lezioni.

I figli e la scelta del percorso da intraprendere

Alcuni genitori iniziano prestissimo a spingere i figli verso determinati obiettivi professionali e non colgono qualsiasi occasione per motivarli: i bambini devono farsi strada nella vita! Bene, anche noi la vediamo così e desideriamo che nostra figlia si faccia strada. Ma non per questo le teniamo il fiato sul collo. Semmai ci informiamo, le offriamo il nostro sostegno e siamo aperti a qualsiasi possibilità.

Per quanto mi riguarda, ho un semplice desiderio: voglio che le mie figlie abbiano la possibilità di fare ciò che le rende felici. Nel loro futuro non deve necessariamente esserci una professione in qualche prestigioso settore accademico. Di conseguenza, non facciamo alcuna pressione in tal senso. Sarebbe tristissimo se mia figlia investisse le sue energie in una redditizia carriera in campo giuridico o economico, ma si ritrovasse poi completamente infelice e stressata e perdesse la gioia di vivere.colastico e verrà trattato in apposite lezioni.

Prima professione: una scelta non definitiva

Alla mia primogenita consiglio comunque di puntare su una formazione scolastica seria e di concludere bene gli studi. L’idea è che un giorno abbia modo di decidere cosa fare della sua vita e che – qualunque scelta faccia – possa contare su una solida formazione.

Do per scontato che mia figlia non sceglierà già adesso il mestiere da svolgere fino all’età della pensione. Se è fatta come la sottoscritta, c’è da aspettarsi che provi un po’ di tutto e percorra una strada tutt’altro che lineare. E anche se già ora sa esattamente cosa vuole fare da grande (a differenza di me, che ancora oggi non ho ancora le idee ben chiare), le possibilità di deviare dal percorso prestabilito sono tantissime. Il nostro sistema educativo offre infatti infinite possibilità di raggiungere i propri obiettivi – persino quando questi cambiano di frequente.

Il sostegno dei genitori

Come comportarsi, dunque, in veste di genitori? Per quanto ci riguarda, in famiglia sosteniamo nostra figlia parlandole di professioni che ci paiono interessanti, facendo insieme a lei delle ricerche su Google per capire cosa implica ciascun mestiere e che capacità presuppone, come si svolge una tipica giornata lavorativa e quale formazione preliminare è richiesta. E se i desideri professionali di mia figlia cambiano, ricominciamo daccapo ascoltando, prendendo nota di ciò che dice e dei suoi talenti e mostrandole le vie percorribili.

In ultima analisi, a decidere cosa fare sarà lei e lei soltanto. A noi non rimane che sperare che la professione scelta la soddisfi per molti anni a venire.

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