Bambini in acqua: i primi passi

All'improvviso qualcosa si sblocca ed ecco che avviene la magia: nuotare è una delle abilità che, una volta imparate, non si scordano più. Che serva per giocare rilassati in acqua o per macinare vasche a livello agonistico, imparare a nuotare è e resta una grande avventura.

Imparare a nuotare divertendosi

Per la maggior parte dei bambini, imparare a nuotare è un passo importante dello sviluppo.

Nuotare, oltre a essere un'importante abilità di sopravvivenza, è divertentissimo ed è un allenamento completo e funzionale per tutti, grandi e piccini. Che il bambino impari a nuotare da voi o che prenda parte a un corso, una cosa di certo non può mancare: la passione per l'acqua.

Per spronare e aiutare i piccoli nuotatori in erba è possibile ricorrere a diversi accessori. Per i primi tentativi in vasca è concesso utilizzare tutto ciò che garantisca la massima sicurezza in acqua: braccioli, salvagenti, tubi galleggianti e chi più ne ha più ne metta. La scelta di insegnare a nuotare al bambino in tranquillità per conto vostro o di iscriverlo a un corso per permettergli di imparare almeno le basi resta a voi e al piccolo.

I pro di un corso di nuoto

Durante il corso di nuoto, i neonati e i bambini prendono confidenza in acqua divertendosi, imparando così i giusti movimenti per poi passare alle varie tecniche di nuoto. I giochi e la varietà degli esercizi incoraggiano la connessione con l'acqua, rafforzano il sistema motorio e affinano i sensi del bambino. In aggiunta, i corsi di nuoto per neonati incentivano il rapporto tra genitore e bimbo.

In un buon corso, i bambini imparano a eseguire le quattro tecniche di nuoto: stile libero, dorso, delfino e rana. L'acqua è l'elemento ideale per sperimentare una diversa percezione dello spazio e del movimento, perché nuotando possiamo spostarci in orizzontale, verticale e diagonale. Questi stimoli sensoriali, soprattutto nei bambini, favoriscono la comunicazione tra i due emisferi cerebrali.

L'istruttore di nuoto, inoltre, acquisisce automaticamente una posizione di autorità esterna, che non fa mai male ai bambini. Oltre a imparare a nuotare, il corso ha un ulteriore vantaggio: far parte di un gruppo che deve sottostare a determinate regole spinge i bambini a prendere l'attività più seriamente di quanto non farebbero con i genitori o con fratelli e sorelle. Infine, l'esperienza di gruppo è, come quasi sempre, piuttosto formativa per il raggiungimento del risultato finale.

Qual è l'età ideale per introdurre i bambini al nuoto?

Prima si cerca di abituare i bimbi all'acqua e meglio è: il modo più semplice e immediato è quello di ricorrere a diversi giochi acquatici, fattibili in parte anche in casa. Per quanto riguarda i corsi, invece, dipende da piscina a piscina; generalmente si possono iniziare a partire dalla decima settimana di vita. I bambini che frequentano con regolarità un corso di nuoto sono in grado di compiere i primi spostamenti nell'acqua già all'età di due o tre anni. A quattro anni, in genere, la loro capacità di apprendere i movimenti più complessi dei quattro diversi stili di nuoto è al massimo. È tuttavia consigliabile far imparare i bambini a nuotare prima di iniziare la scuola: spesso, infatti, le lezioni di educazione fisica hanno luogo in piscina (al chiuso o all'aperto). In questo frangente, se i bambini sanno già nuotare, possono migliorare le proprie abilità senza sforzi eccessivi.

Per vacanze spensierate al lago o al mare

Non da ultimo è importante tenere in considerazione il fattore sicurezza: se i bambini non sanno nuotare, la vicinanza all'acqua rappresenta un pericolo costante. Certo, in piscina o nei bagni al mare sono sempre presenti bagnini qualificati ed esperti in nuoto di salvataggio, ma di fatto insegnare ai bambini a nuotare per conto proprio resta comunque il modo migliore per far acquisire loro una maggiore sicurezza in acqua.