Qual è l'età giusta per possedere uno smartphone?

Prima o poi ogni bambino chiede quando potrà finalmente possedere uno smartphone, facendo notare ai genitori che tutti gli amici ne hanno uno e che senza si sente escluso. Di fatto, che i bambini posseggano uno smartphone ha vari pro e contro.

Pro: perché concedere uno smartphone ai bimbi

Scegliere il momento giusto per il primo telefonino.

In linea di massima, al giorno d'oggi la questione non è più quella di permettere o meno a un bambino di possedere uno smartphone, bensì di decidere quando è l'età giusta per farlo. Fatta questa premessa, è bene che il bambino acquisisca al più presto le competenze mediatiche necessarie sotto l'attenta guida di un adulto. In caso contrario, maturerà le sue prime esperienze in materia utilizzando gli apparecchi di altri bambini – e molto probabilmente senza alcuna supervisione. Quale sia l'età giusta per regalare al bambino il suo primo telefonino dipende, in ultima analisi, sempre dal suo comportamento e grado di maturità. Non è necessario iniziare con uno smartphone: dopo tutto, per le comunicazioni di base, basta un semplice telefonino a tastiera. Già un bambino di sette anni è però tranquillamente in grado di imparare a utilizzare touchscreen e app.

Vantaggi anche per i genitori

Il fatto che un bambino sappia servirsi del telefonino comporta alcuni vantaggi anche per i genitori. Sarà infatti reperibile in qualsiasi momento e se l'autobus è in ritardo basterà un SMS perché mamma e papà non si preoccupino. Con uno smartphone si aprono ulteriori possibilità: il bambino può capire dove si trova e informarsi circa gli orari dei mezzi pubblici. I genitori che lo desiderino possono inoltre attivare la funzione di geolocalizzazione.

In ogni caso, vi consigliamo di riflettere a fondo sul tipo di smartphone più adatto al vostro bimbo. Fortunatamente i fabbricanti di smartphone e gli sviluppatori di app hanno ormai da tempo adeguato l'offerta alle esigenze di bambini e genitori. Questi ultimi, per esempio, possono controllare i contenuti ai quali accedono i figli, mentre delle apposite «funzioni per famiglie» li informano circa la durata della fruizione di app e pagine Internet da parte dei bambini.

Contro – perché il telefonino non è adatto ai bambini

La vita vera non si impara su un display. I bambini devono giocare all'aperto, interagire con i compagni, muoversi. Per il bambino, possedere uno smartphone implica il rischio che tutto ciò passi in secondo piano. Il pericolo di dipendenza dai media digitali è grande e i bambini, specialmente i più piccoli, spesso non sono in grado di analizzare in modo critico il proprio comportamento di fruizione. Laddove un bambino abbia il bisogno impellente di controllare il telefonino ogni due o tre minuti, per i genitori il rischio di perdere il controllo della situazione si fa sempre più concreto. Una volta che il bambino possiede uno smartphone sussistono determinati rischi:

  • gli smartphone distraggono e limitano la capacità di concentrazione.
  • la continua comunicazione tramite social media quali Facebook e servizi di messaggistica come WhatsApp è fonte di stress.
  • l'utilizzo dello smartphone può incidere negativamente sull'andamento scolastico.
  • i bambini divulgano spesso dati personali in rete senza riflettere sulle conseguenze.
  • navigando su Internet anche i bambini possono accedere rapidamente a contenuti non adatti a loro.

Per mantenere questi rischi sotto controllo i genitori dovrebbero sorvegliare il telefono del bambino 24 ore su 24 – un'impresa praticamente impossibile. Le funzioni pensate per tutelare i più piccoli non mancano, ma chi può davvero garantire che siano efficaci e non vengano aggirate? E quale genitore ha voglia di controllare e ammonire di continuo i figli per via di un telefonino? In ultima analisi, come accennato già in precedenza, tutto sta al grado di sviluppo individuale del bambino e dal suo senso di responsabilità – che spesso si rivela insufficiente anche nei ragazzi di 13-14 anni.