Qual è il momento migliore per mettere in cantiere il secondo figlio?

Per completare il quadro familiare, molti genitori decidono di avere un secondo figlio. Il momento giusto per metterlo in cantiere – subito dopo l’arrivo del primo o qualche anno dopo – dipende dai loro desideri e dalla situazione personale.

Quattro è meglio: quando mettere in cantiere il secondo figlio

Per molti la famiglia ideale è tuttora quella composta da mamma, papà e due bambini. Non è quindi raro che, poco dopo la nascita del primo bimbo, i genitori inizino a pensare al secondo. Molti, tuttavia, nutrono qualche incertezza rispetto al momento più giusto per metterlo in cantiere. Vi sono coppie che decidono di farlo al più presto. Altre preferiscono invece concedersi una pausa tale da permettere loro di crescere il primo bimbo – per poi lanciarsi in una nuova avventura a distanza di qualche anno.

Va da sé che il momento ideale per progettare un secondo figlio dipende unicamente da voi. Pur senza perdere di vista i vostri desideri, prima di affrontare una nuova gravidanza vi converrà soffermarvi a riflettere sulla vostra situazione personale e sui vostri piani per i prossimi anni.

Di cosa tenere conto se state pensando a un secondo figlio

Per stabilire quale sia il momento più giusto per mettere in cantiere un secondo figlio occorre tenere conto dei seguenti fattori:

  • Età: se avete avuto il primo figlio attorno ai 35 anni e desiderate averne un altro, sarà meglio che non rimandiate troppo a lungo. Con l’avanzare dell’età, infatti, la fertilità della donna cala e il rischio di complicazioni aumenta.
  • Aspetto economico: se già con un figlio solo faticate ad arrivare a fine mese, per avere il secondo sarà meglio attendere che la situazione economica sia migliorata.
  • Aspetto lavorativo: due congedi di maternità nell’arco di un breve periodo potrebbero mettere di malumore il vostro datore di lavoro. D’altro canto, tuttavia, se completate la pianificazione familiare in pochi anni, in seguito potrete concentrarvi del tutto sulla carriera.
  • Stress: due bambini richiedono più energia di uno solo. Crescendo, tuttavia, divengono sempre più autonomi, il che comporta un calo dell’impegno da parte vostra. Dopo il primo figlio può quindi essere meglio attendere qualche anno prima di mettere in cantiere il secondo.
  • Accudimento: trovare una persona che accudisca due bambini non è sempre facile. Non tutte le babysitter sono disposte a occuparsi di due bimbi piccoli e lo stesso vale per alcuni nonni. Se tra il primo e il secondo figlio vi è qualche anno di differenza, le possibilità di accudimento si fanno già più ampie. A quel punto, infatti, il più grande può anche andare a dormire da un amico o persino prendersi cura del fratellino.

Esiste una differenza d’età ideale tra due figli?

Una differenza d’età ideale tra i figli non esiste. Benché alcuni ricercatori statunitensi siano giunti alla conclusione che la differenza d’età giusta sia compresa tra i 24 e i 35 mesi, è meglio che prendiate una decisione in funzione della vostra situazione personale.

Tra i figli nati a poca distanza l’uno dall’altro s’instaura in genere un rapporto migliore. Possono giocare insieme ed eventualmente condividere la cameretta. D’altro canto, però, se tra i due bambini vi è una certa differenza d’età, riuscirete a concentrarvi meglio sulle esigenze di ciascuno, soprattutto durante la prima infanzia. Con il passare degli anni il primo figlio richiede sempre meno attenzioni, poiché diventa più autonomo e capace di far fronte ad alcune responsabilità. Non si può tuttavia dare per scontato che i bambini andranno d’accordo. A prescindere dalla differenza d’età, i litigi tra fratelli sono pressoché inevitabili.

Quando iniziare a cercare un secondo figlio?

Anche qualora abbiate deciso di avere il secondo figlio a poca distanza dal primo, sarà bene che attendiate almeno sei mesi prima di affrontare una nuova gravidanza. Gli esperti consigliano addirittura di lasciar trascorrere almeno 18 mesi, in modo che l’organismo abbia modo di riprendersi dagli strapazzi della gravidanza precedente e del parto. Dopo un anno e mezzo, tra l’altro, la fase più faticosa sarà passata e potrete concentrarvi meglio sulla gravidanza e la nascita del secondo bimbo.

Se rimanete incinte nonostante stiate ancora allattando, sarà meglio che svezziate il primogenito. Allattare costa fatica, e in questo momento il vostro corpo ha bisogno di energia per portare avanti la seconda gravidanza. Per di più, durante la gestazione il latte materno cambia sapore e potrebbe quindi non essere più gradito al bimbo.

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