
Da questo momento in poi, comunque si faccia, secondo qualcuno si sbaglierà. Secondo la mamma, la suocera, il signore dall'aria infastidita che siede accanto a noi in autobus oppure la migliore amica che potrebbe ben presto non essere più la migliore amica, proprio per una differenza di vedute in fatto di educazione.
Quello dell'educazione è un tema delicato. E molto personale, nonché perfetto se si intende dare ai nervi al prossimo. Nulla, infatti, dà più fastidio che sentire criticare i propri metodi educativi. E pensare che non esiste nemmeno un piano generale a cui attenersi! In compenso vi sono moltissime teorie sull'educazione dai contenuti spesso contrastanti. Ad es. quella di Juul sulla non-educazione liberale. Oppure quella di Eberhard, secondo la quale un rapporto liberale da pari a pari non serve che ad allevare degli sfrontati. Ed entrambi hanno ragione.
Oggi poi tutto è molto complicato. Un tempo gli adulti condividevano per lo più i medesimi valori. Vigeva consenso circa quel che è bene o no. E i parenti partecipavano con risolutezza all'educazione dei bambini. I progressi compiuti sul fronte educativo giovano naturalmente a tutti noi, tuttavia hanno anche generato confusione e alimentato l'insicurezza dei genitori. Come diavolo educare un bambino? È forse bene trovare un compromesso? Essere un po' severi e un po' liberali?
Ma a prescindere da come decidiamo di educare i nostri figli, ci sarà sempre qualcuno che, convinto che possiamo migliorare, non esita a fornirci consigli non richiesti. Se però siamo ben consapevoli del fatto che a) queste persone non conoscono i nostri figli come noi, b) queste persone non conoscono le dinamiche che regolano i rapporti all'interno della nostra famiglia e c) quanto accade in casa nostra non è affar loro, riusciremo a lasciarci scivolare addosso le critiche in tutta tranquillità.
Mettendo innanzitutto a fuoco i nostri valori e capendo cosa conta VERAMENTE per noi e cosa desideriamo trasmettere o meno ai nostri figli, acquisteremo una maggiore consapevolezza educativa. E le critiche ci lasceranno indifferenti. Nello stesso tempo è importante saper accettare il fatto che il nostro prossimo abbia valori diversi dai nostri e rispettarli.
Se facciamo del nostro meglio difficilmente rischieremo di commettere grossi errori. In molte situazioni l'istinto ci porta ad agire nel modo giusto. E a patto di ricordare di mettere di tanto in tanto in dubbio il nostro comportamento e di rivederlo, va tutto bene. Sbagliare fa parte del gioco. L'importante è riconoscere i propri errori e magari parlarne. In questo modo, la prossima volta riusciremo meglio nel nostro compito. I figli non scappano – almeno per il momento.