Vita quotidiana
La blogger di Hello Family Deborah

Il piacere del sonnellino pomeridiano

Quando mia figlia era ancora molto piccola quello del riposo pomeridiano era il momento della giornata che più amavo. Finalmente un po’ di tempo per me stessa! Anche se di fatto ne approfittavo perlopiù per mettere ordine nel caos creato dalla bimba, avevo comunque un paio d’ore tutte per me.

Poco dopo il primo compleanno, però, mettere a letto la piccola non è più stato così semplice. Piangeva, non voleva fare la nanna. L’unica era piegare la biancheria con lei nella fascia per bebè, legata sulla schiena. Con il tempo questo è diventato il nostro rituale pomeridiano. Anche in questo caso il risultato si è rivelato vantaggioso per entrambe. Mia figlia si addormentava infatti nel giro di un quarto d’ora, mentre io toglievo di mezzo l’odiata biancheria e, a lavoro ultimato, potevo riporre la piccola nel suo lettino.

Giunta al sesto mese della seconda gravidanza, anche questa soluzione non era più praticabile. Mia figlia si rifiutava categoricamente di essere portata nella fascia, anche quando era sfinita. Ecco così che ci siamo inventate un nuovo rituale: la mettevo nella carrozzina e andavamo a passeggio fino a quando non si addormentava. Una volta rientrate, potevo sistemarla in una stanza tranquilla oppure sul balcone (sì, avete capito bene: il balcone, un’ottima soluzione per via dell’aria fresca) e lei dormiva ancora per una o due ore.

Da quando però abbiamo due bambini, il riposo pomeridiano non è che un lontano ricordo. Visto che tuttora mia figlia dorme soltanto nella carrozzina, sistemo il piccolo nella fascia, me lo carico sulla schiena e usciamo per una lunga passeggiata. Con una buona dose di fortuna si addormentano in contemporanea, ma dormono soltanto a patto che la mamma continui a muoversi. Pazienza: per lo meno non si può dire che non faccia attività fisica!

In alternativa, so che molti genitori per trovare un po’ di tranquillità hanno introdotto la cosiddetta «ora di cameretta», ossia un’ora in cui i bambini giocano liberamente nella loro stanza da letto. Ho testato personalmente questa soluzione quando mia figlia si rifiutava categoricamente di fare la nanna. Ovviamente è stato un fallimento unico. Dopo un paio di minuti la bimba tornava da me chiedendomi di leggerle un libro.

In estate, però, ho effettivamente trovato un’alternativa all’ora di cameretta. Sul balcone ho riempito d’acqua la vasca per il bagnetto, il Waterplay e svariati annaffiatoi e vasi lasciando che mia figlia giocasse a piacimento. Va da sé che non l’ho mai persa d’occhio. Per un po’ riusciva tranquillamente a tenersi occupata.

Il momento più adatto per abolire il sonnellino pomeridiano varia da bimbo a bimbo. Per la nostra pediatra almeno fino ai tre anni di vita i piccoli hanno bisogno di dormire dopo pranzo. Se la sera insistono sempre per andare a letto tardi, si può tentare, –e sottolineo tentare  di tralasciare il sonnellino. Se non dorme di pomeriggio, nostra figlia di quasi tre anni la sera è di pessimo umore. Fino alle 22!

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