In occasione del nostro primo capodanno a tre nostra figlia aveva pochi mesi e sapevamo bene che la serata sarebbe stata totalmente diversa da come l’avevamo vissuta in passato. Di festeggiare in maniera sfrenata, non se ne parlava – in fin dei conti stavo ancora allattando. Abbiamo perciò acquistato uno spumante analcolico non troppo dolce, pienamente consapevoli che per me i festeggiamenti sarebbero stati ben più contenuti di quelli degli altri ospiti.
Eh sì, perché a una festa siamo andati ugualmente. Nulla di strepitoso, ma in compenso con un’atmosfera davvero calda e accogliente: una festa a casa di amici che abitano a due passi da casa nostra. Ci tenevamo infatti a poter rincasare in qualsiasi momento se la piccola avesse iniziato a dare segni d’insofferenza. Per fortuna non è successo. I nostri amici avevano approntato un lettino in un’altra stanza e al rintocco della mezzanotte la bimba sonnecchiava tranquilla e beata.
L’anno successivo di dormire non se ne parlava già più. La nostra piccola aveva 15 mesi e voleva far festa. Era scatenatissima: a mezzanotte stava ancora ballando. Solo sulla via del ritorno, attorno all’una, ha ceduto alla stanchezza e si è addormentata.
Un anno dopo i festeggiamenti non sono arrivati alla mezzanotte, ma è andata bene anche così. In fin dei conti programmare le serate è pressoché impossibile quando si hanno dei bimbi. Eravamo convinti che al nostro secondogenito non sarebbe piaciuto stare in mezzo a tanta gente e invece ha dormito tranquillo nella fascia. Mentre sua sorella ha iniziato all’improvviso a mostrarsi insofferente a tutto e tutti: troppi stimoli, troppe persone, troppa agitazione. Abbiamo allora messo a letto i bambini, li abbiamo coperti per bene e, dal balcone, abbiano scroccato un bicchiere di champagne ai nostri vicini, in modo da avere qualcosa con cui brindare all’arrivo della mezzanotte. Anche questa è stata per noi una serata riuscita in compagnia dei nostri tesori.
Se state per affrontare il vostro primo capodanno da genitori, posso solo consigliarvi di non stressarvi troppo. Prestate attenzione alle esigenze vostre e del piccolo e, se proprio volete festeggiare fuori casa, scegliete una location per quanto possibile a misura di bambino. Prevedete un lettino o una fascia portabebè in cui farlo dormire. E ricordate che per i bimbi non c’è post-sbornia che tenga: il primo gennaio dovrete essere presenti come in qualsiasi altro giorno dell’anno. A meno che non ci siano dei nonni disposti a darvi una mano...