Anaïs, blogger Hello Family

Scegliere lo strumento adatto

«L'uomo è l'unico mammifero in grado di creare musica.» È una frase che mi ha sempre colpita. Qui vi spiego come mai i bambini sono magicamente attratti dai suoni e perché uno strumento musicale aiuta nello sviluppo.

La musica è fondamentale nello sviluppo del cervello del bambino. Essa aiuta ad affinare le capacità di astrazione, aumenta le competenze analitiche, matematiche e linguistiche. Quando poi i bambini imparano la musica, attraverso lo studio di uno strumento, affinano la concentrazione, l'autocontrollo e l'attenzione. Molto prima che il neonato sia in grado di comprendere la lingua, capisce la musicalità che è al suo interno.

Stimolare l'intelligenza musicale

Da circa tre anni di età si possono proporre delle canzoncine, suonare semplici strumenti. Anche il ballare e muoversi al ritmo di musica è una valida alternativa per capire se nostro figlio è interessato al suono. Quando il bambino sarà poi più grandicello e in grado di riconoscere le note possiamo iscriverlo ad un gruppo di coro oppure fargli imparare a suonare uno strumento vero e proprio.

Da che età si può incominciare a suonare?

Se si vogliono risultati professionali, è opportuno che il vostro bambino inizi a studiare (seriamente e costantemente) tra i cinque e i dodici anni, ovvero nell'età scolare. Per imparare a suonare bene uno strumento è necessaria, quindi, tanta applicazione, e un allenamento quotidiano. Nonostante questo, non esiste un'età in cui un bambino possa avvicinarsi ad uno strumento. Questo è vero, ma solo in parte. La musica per bambini ha delle limitazioni prevalentemente tecniche: un bambino di sei anni non riuscirà a suonare con facilità un contrabbasso, oppure l'arpa o il trombone. Parliamo di strumenti che necessitano di un'altezza adeguata.

Qual è lo strumento più adatto?

Esistono moltissimi strumenti musicali e far scegliere al bambino è davvero difficile. Sicuramente uno strumento molto immediato nell'apprendimento è il pianoforte, che aiuta anche la coordinazione della mano destra e sinistra. Il violino richiede invece un bambino con un temperamento riflessivo e tranquillo, in quanto richiede molta precisione, mentre la batteria o il tamburo possono essere un bel modo per scaricare la tensione di un bambino troppo vivace, aiutando allo stesso tempo la coordinazione.

Gli strumenti a fiato, invece, emettono una singola nota. Molto spesso, per l'intonazione giusta, ci vuole tanto tempo ed esercizio. E questo, a lungo andare, può essere scoraggiante e noioso per un bambino piccolo. Proprio per questo motivo, i genitori che fanno avvicinare i loro figli alla musica, optano per uno strumento diverso, divertente e ricco di musicalità.

Come fare a sapere se è stato scelto lo strumento giusto?

Sicuramente una scelta adeguata è quella di farlo cominciare con un corso pre-accademico in conservatorio, per bambini dai quattro anni in su. Importante è però evitare di fare pressione e farli sperimentare. Assecondate in secondo luogo l'inclinazione del vostro bambino: alcuni si mettono a battere le mani su una pentola, per esempio. Offrite l'oro l'opportunità di testare strumenti diversi in modo da vedere quale predilige, considerando però anche le sue caratteristiche fisiche. L'oboe e il violoncello, per esempio, possono essere suonati solo da chi ha mani grandi.

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