Scuola e educazione
La blogger di Hello Family Deborah

Combattere la nausea gravidica

Potrebbe essere tutto così bello: il test di gravidanza positivo, quel dolce segreto che molte coppie decidono di svelare solo dopo i primi tre mesi... e invece ecco che attorno alla sesta settimana lo stomaco inizia a ribellarsi.

In molti casi la nausea gravidica viene avvertita solo in mattinata e basta mangiare un boccone per liberarsene. Per questa ragione è nota anche come nausea mattutina.

Quando sono rimasta incinta per la seconda volta il mio stomaco è stato il primo ad accorgersene e gli episodi di vomito sono arrivati ancor prima che facessi il test di gravidanza. Inizialmente ho pensato a un’influenza intestinale, ma dopo qualche giorno di nausea ininterrotta ho capito che la causa doveva essere un’altra.

Generalmente a chi soffre di nausea gravidica si consiglia di fare frequenti spuntini, bere una tisana allo zenzero o annusare un limone. Nel mio caso non è servito a nulla. Se mangiavo un boccone, vomitavo immediatamente. Con la tisana le cose non andavano meglio, tant’è che oggi nutro una profonda avversione nei confronti dello zenzero.

Già alla prima gravidanza ero stata male. Vomitavo fino a dieci volte al giorno e alla fine ci era voluta una flebo. Assumendo i giusti medicamenti, tuttavia, riuscivo a condurre una vita abbastanza normale. 

Lo stesso non si può dire per la seconda gravidanza. Anche questa volta, a partire dalla quinta settimana ho dovuto assumere dei medicamenti. All’inizio si trattava di prodotti blandi, ma con il tempo sono dovuta passare a quelli medio-forti. Quando sono giunta al punto di vomitare persino l’acqua, la diagnosi è stata inequivocabile: iperemesi gravidica, la peggior forma di nausea gravidica, quella che molti conoscono per via di Kate, Duchessa di Cambridge.

È così iniziato un martirio destinato a durare altri otto mesi. Sono stata in malattia per diverse settimane. L’assunzione di medicamenti forti limitava gli episodi di vomito a due o tre al giorno, ma mi rendeva anche molto fiacca. Il mio primo trimestre di gravidanza può quindi essere riassunto così: sonno, vomito, sonno. E tra una cosa e l’altra, una piccola pausa per autocommiserarmi e provare tanti rimorsi nei confronti di mia figlia, della quale non potevo occuparmi in modo adeguato. Per fortuna familiari e amici mi hanno dato una mano.

Le cose sono migliorate con l’agopuntura e il passar del tempo. Pur dovendo assumere medicamenti fino alla fine del sesto mese, ho di fatto potuto ridurre il dosaggio e pian piano gli episodi di vomito si sono diradati. La vera liberazione è però arrivata con il parto.

Care donne in dolce attesa, se avete gli stessi miei problemi, chiedete aiuto. Non occorre che soffriate in silenzio. La nausea gravidica è curabile con i rimedi casalinghi, la medicina alternativa o i farmaci. Star male non è necessario né opportuno.

Altri articoli di Deborah