Vita quotidiana
La blogger di Hello Family Nadja

Pidocchi? Calma e sangue freddo!

Prima o poi quasi tutti i genitori si ritrovano a dover combattere quei piccoli insetti che infestano la chioma del loro piccolo: i pidocchi. Non di rado la prima reazione è di panico – comprensibilmente, visto che combattere i pidocchi è impegnativo.

C’è poco da fare: la vita in famiglia è di per sé già abbastanza intensa e gli impegni da gestire sono tanti. L’ultima cosa di cui c’è bisogno è un’infestazione da pidocchi. Ma ecco che un bel giorno a quasi tutti i genitori capita di ricevere un avviso dalla scuola. Il messaggio? «In classe ci sono dei bambini con i pidocchi». Le possibilità che anche il proprio figlio sia interessato dal problema sono piuttosto alte. E se tra i capelli del piccolo si dovessero effettivamente scorgere lendini o pidocchi, non è escluso che anche altri membri della famiglia ne abbiano. 

Che un bambino abbia i pidocchi, tuttavia, non è certo sintomo di scarsa igiene, bensì del fatto che ha intensi contatti sociali. Insomma, una buona notizia! Naturalmente sto scherzando.

I pidocchi non sono in grado di volare, saltare o nuotare. Ma se due teste si trovano a distanza ravvicinata, passano agevolmente dall’una all’altra. Se sospetti che tuo figlio ha i pidocchi, controlla accuratamente la chioma del piccolo.

Per cominciare, armati di pazienza e con l'aiuto di un pettine a coda verifica se in prossimità dell'attaccatura dei capelli ci sono pidocchi o lendini, che sono le uova e si riconoscono dalle piccole dimensioni e dalla forma a goccia. Controlla con particolare attenzione la nuca e la zona dietro le orecchie – qui, infatti, i pidocchi si sentono particolarmente a proprio agio. Per fare in modo che il bambino non si muova durante questa operazione, tienilo impegnato con un libretto, il tablet o il cellulare.

I pidocchi sono piccoli animaletti simili a coleotteri che si annidano tra i capelli e puoi individuarli facilmente a occhio nudo. Se ne intravedi qualcuno, dovrai immediatamente prendere provvedimenti, p. es. effettuando il trattamento con l’apposito shampoo antipidocchi. Ricorda di seguire attentamente le istruzioni riportate sulla confezione o sul foglietto illustrativo. Comunica inoltre alla scuola o all’asilo che tuo figlio ha i pidocchi. 

Se preferisci i rimedi casalinghi, puoi provare con l’aceto: i pidocchi, infatti, non gradiscono le sostanze acide. Miscela acqua calda e aceto in parti uguali, distribuisci il tutto sui capelli umidi e lascia agire per 15-20 minuti. Ciocca dopo ciocca, passa infine i capelli attentamente con un pettine per pidocchi. 

Se trovi soltanto lendini – in particolare lendini marroni – procedi come segue:

  • Procurati un pettine per pidocchi in farmacia o al supermercato.
  • Inumidisci i capelli.
  • Distribuisci una generosa quantità di balsamo sui capelli, in modo da poterli pettinare meglio.
  • Pettina tuo figlio con attenzione procedendo ciocca per ciocca. Tra una ciocca e l’altra, passa il pettine su un pezzo di carta da cucina. 
  • A questo punto lava e asciuga i capelli del bambino come di consueto. 
  • Ripeti il trattamento ogni due giorni, per due settimane consecutive. 

Soprattutto se sulla testa di tuo figlio hai trovato dei pidocchi vivi, controlla anche i capelli degli altri membri della famiglia. Per sicurezza, cambia la biancheria da letto. Pupazzi e cuscini di peluche possono essere messi in congelatore per due giorni, oppure per due settimane circa in un sacchetto chiuso ermeticamente. In questo modo i pidocchi moriranno. Ricorda che, pur nutrendosi di sangue umano, su tappeti, divani o altre superfici tessili questi animaletti possono comunque sopravvivere fino a tre giorni. 

Come già detto, però, non è il caso di lasciarsi prendere dal panico. I pidocchi sono senz’altro sgradevoli tanto per i bambini quanto per gli adulti – ma non sono pericolosi. Fai quindi un bel respiro e, con calma e metodo, inizia a liberare i capelli tuoi e dei tuoi cari da questi ospiti indesiderati.

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