Mescolata con latte, acqua o vino, la farina bóna era un tempo il cibo dei poveri nonché parte integrante della quotidiana alimentazione degli abitanti della Valle Onsernone. Oggi questa farina di mais priva di glutine e dal sapore vagamente dolce è apprezzata da rinomati chef, che se ne servono per preparare gelati, sablés, salse e crêpes. Ilario Garbani, di professione mugnaio, propone visite guidate al piccolo centro e racconta la storia della locale produzione di farina. La visita ha inizio presso il suo «laboratorio», dove può capitare di trovare tostatrici che lavorano a pieno regime. Ilario produce la sua finissima farina per diversi rivenditori al dettaglio svizzeri. I grani tostati trovano impiego nel mulino restaurato.